“Metamorphosis” di Ferdinando Balzarro: una sfida alle convenzioni narrative
Recensione di Vincenzo Di Fresco
Metamorphosis* di Ferdinando Balzarro è un’opera che sfida le convenzioni narrative e offre un’esperienza surreale e inquietante. Il romanzo si apre con un omaggio all’incipit del celebre *La metamorfosi* di Kafka, ma presto prende una direzione completamente nuova, sfruttando il concetto di trasformazione in modo inaspettato.
Uno degli elementi chiave dell’opera è la sua capacità di destabilizzare il lettore fin dalle prime pagine. La scelta di riprendere Gregor Samsa, il celebre protagonista kafkiano, ma di modificare radicalmente il suo destino, suggerisce un gioco intertestuale sottile e intrigante. Non si tratta di una semplice riscrittura, bensì di una reinvenzione che sposta l’attenzione dalla trasformazione fisica alla metamorfosi esistenziale. Questo cambio di prospettiva rende il romanzo quasi un esperimento filosofico, ponendo domande sulla percezione del tempo, della realtà e dell’identità.
Dal punto di vista stilistico, Balzarro opta per una narrazione stratificata, dove frammenti di eventi e rivelazioni si intrecciano creando un senso di disorientamento studiato. La struttura narrativa ricorda una spirale, in cui ogni nuova informazione sembra ribaltare la precedente, aumentando l’incertezza del lettore e rendendo l’esperienza quasi immersiva. L’uso della suspense è dosato con cura: non si tratta di un thriller convenzionale, ma ogni pagina sembra nascondere un segreto pronto a emergere.
Un altro aspetto degno di nota è la caratterizzazione dei personaggi secondari. Se Gregor Samsa è l’elemento destabilizzante della storia, gli altri individui che popolano il romanzo agiscono come specchi deformanti della sua trasformazione. La loro ambiguità—talvolta inquietante, talvolta ironica—rafforza il senso di incertezza che permea tutta l’opera. Inoltre, la tematica della vendetta viene trattata con una profondità inaspettata, dimostrando che il concetto di giustizia non è mai lineare ma sempre soggetto a interpretazioni.
Dal punto di vista critico, *Metamorphosis* si distingue per il suo coraggio nel mescolare generi e suggestioni diverse. Se da un lato può risultare complesso e non immediato per un pubblico abituato a narrazioni più tradizionali, dall’altro rappresenta un esempio di letteratura che sfida le aspettative e propone nuove prospettive. Balzarro dimostra una notevole padronanza della struttura narrativa e un’evidente consapevolezza delle potenzialità del testo letterario come veicolo di riflessione esistenziale.

Il recente romanzo di Ferdinando Balzarro, intitolato “Vendetta Infinita”, è un’entusiasmante storia che ruota attorno a un Maestro di arti marziali da vendicare. Con la sua abilità di scrittura e il suo stile coinvolgente, Balzarro cattura l’attenzione dei lettori creando una trama piena di azione, suspense e mistero. “Vendetta Infinita” conferma ancora una volta l’autore come uno dei più affermati scrittori del momento. Non vediamo l’ora di immergerci in questa avventura emozionante!
Il romanzo narra la storia di una eroina determinata, Virginia, che si impegna a vendicare il suo Maestro, brutalmente ucciso insieme al suo cane da una baby-gang. Utilizzando le micidiali tecniche di arti marziali che ha appreso, Virginia affronterà una serie di sfide difficili e si troverà a combattere a mani nude contro avversari temibili.
La prosa avvincente di Balzarro cattura sin da subito l’attenzione dei lettori, trascinandoli in un’avventura emozionante, piena di azione e adrenalina. Il romanzo è ricco di misteri, colpi di scena e momenti di tensione che terranno i lettori incollati alle pagine fino all’ultima parola.
Se sei appassionato di storie coinvolgenti e avvincenti, non puoi lasciarti sfuggire VENDETTA INFINITA, il nuovo romanzo di Ferdinando Balzarro. Preparati per un’esperienza di lettura indimenticabile con uno dei più talentuosi scrittori del momento.
Il Maestro di arti marziali da vendicare nel nuovo Romanzo di Ferdinando Balzarro VENDETTA INFINITA:
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VENDETTA INFINITA
La Trama
“Il famoso vecchio maestro di arti marziali Anneo, viene barbaramente ucciso a pugnalate, assieme al suo cane, da una baby gang nella piazzetta di un quartiere malfamato della città. Il suo miglior allievo è una ragazza di 23 anni, Virginia, legatissima al maestro e al cane Lula. Virginia giura di vendicarli utilizzando con incredibile efficacia le micidiali tecniche a mani nude apprese dal maestro. Una serie di circostanze imprevedibili di avventura, amore e violenza, protrarranno la caccia ai delinquenti per oltre 50 anni, quando Virginia ormai ultra settantenne incontrerà gli ultimi due componenti del branco. Il drammatico confronto finale con gli assassini rivelerà esiti inquietanti e inaspettati.”

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Gli altri Romanzi Giovane Holden Edizioni
di Ferdinando Balzarro
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CHIEDILO AL DESTINO
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Giorgio (Wolf nome in codice), è un agente speciale del SISMI, sotto gli ordini del capo sezione Elisabetta (Bagghera nome in codice). Giorgio e Sunny, la giovane brillante fidanzata parigina, si frequentano ed amano da qualche anno, sebbene Giorgio si sia ben guardato dal rivelarle la sua vera professione, spacciandosi quale importante uomo d’affari spesso impegnato in viaggi all’estero.
Bagghera affida a Wolf un delicato quanto pericoloso incarico che mira ad individuare e quindi catturare uno dei più feroci capi dei cartelli narcos, attivo tra Messico e California, El Mayo.
Giorgio vola ad El Paso per iniziare la missione che lo porterà ad infiltrarsi nella potente organizzazione di El Mayo, come inafferrabile ed affidabile corriere di Cocaina in tutto il mondo.
La missione, grazie al sangue freddo e all’esperienza e all’abilità dell’agente, sembra filare nel modo migliore, sino a quando una serie di tempi e contrattempi, imprevedibili colpi di scena, ne segneranno il progressivo precipitare in una inarrestabile, sanguinosa spirale di reciproche vendette.
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IN NOMINE FILII
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Un romanzo che è la storia di un’ossessione e di un insostenibile conflitto.
Un uomo maturo e affermato è dominato dal desiderio. Più una donna gli appare fedele, proibita, incorruttibile, più egli è determinato a farla sua. Ma la conquista che brama non è un atto volgare di mera sopraffazione, bensì un moto elementare e insieme raffinatissimo, primitivo e allo stesso tempo intriso di sfumature cerebrali.
Ciò che cerca è sì la sensualità, ma ancor prima il coronamento di un gioco intellettuale. Danza su un filo sottilissimo e incandescente sospeso su ciò che è vietato, scandaloso, inaccettabile, giacché sconvolge un ordine sacralizzato.
Ogni donna che lo attrae è un viaggio lungo le strade di se stesso e della complessità di una relazione tra due adulti, fino a quelle profondità dove pulsioni selvagge e principi culturali si affrontano faccia a faccia.
Ma non è solo. Ha un figlio grande, realizzato. Si specchia in lui per riconoscere in sé affetto, responsabilità, quel senso della propria esistenza che in nessun altro luogo può trovare. È il pensiero che lo tiene attaccato alla realtà, l’ancora che gli impedisce di non farsi travolgere dal suo stesso enorme narcisismo. Ma quando una donna entrerà nel cuore del figlio, il padre riconoscerà subito in lei lo stesso tratto di predatore che da sempre lo domina.
Una scrittura sofisticata indaga con spietato rigore sentimenti potenti e torbidi, che il destino compone in un incrocio devastante.

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LA MORTE MI FA RIDERE
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Poche cose come la paura sono una questione intima, insondabile e personale. Normalmente, si ha paura della morte mentre alla vita ci si attacca con le unghie e con i denti. Il ribaltamento dei fattori non cambia il risultato. Se non temi la morte, e la desideri, finanche consciamente la cerchi, è perché la vita ti spaventa, o meglio, ti fa orrore un mondo in declino e una umanità sempre più dedita alla distruzione di sé e del pianeta ferito che l’accoglie. Leonardo, il protagonista del romanzo, acclarato caso di antinomia, è un avventuriero. Rifugge la routine quotidiana, le convenzioni, qualunque rituale sociale. Diffidente nell’approccio interpersonale, è affezionatissimo ai suoi due cani, Luna e Petra, che preferisce non lasciare mai da soli tanto che lo accompagnano nei suoi viaggi in solitaria intorno al mondo, in vacanza e anche quando ha bisogno di disintossicarsi dalla vita di relazioni che sia pur minime è costretto a mantenere. Il suo sprezzo per il pericolo è ben noto nell’ambiente tanto che viene spesso reclutato per incarichi di alto profilo l’ultimo dei quali organizzare il trasporto di preziosi oggetti di antiquariato dall’India. Nulla è mai troppo estremo per Leonardo, pur di non confrontarsi con il più imbattibile dei suoi avversari: il coraggio di vivere.
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FERDINANDO BALZARRO
Professore di Educazione Fisica, nel 1965 Ferdinando Balzarro diviene uno dei primi allievi del Maestro giapponese di Karate Hiroshi Shirai.
Nel 1967 Balzarro vince a Vienna i Campionati europei di Kumite a squadre. Da quel momento si susseguono vittorie in questa specialità sia a livello italiano che internazionale.
Nel 2005 gli viene conferito il grado di VIII Dan e nel medesimo anno diviene Direttore Tecnico del settore Karate-Dō nella Federazione Italiana Arti Marziali.
Ferdinando Balzarro si è dedicato anche al paracadutismo sportivo, in particolare al paracadutismo acrobatico. È stato fra i dodici italiani che hanno partecipato al record mondiale di “Grande Formazione” nel dicembre 1999 ad Ubon (Thailandia).
In questi anni, inizia il suo percorso nel mondo della scrittura. Nel 2001 esordisce con il libro autobiografico Bagliore, a cui seguirà Il Sangue e l’Anima.
Nel 2002 è la volta di Plenilunio e Il Solista. Nel 2005, Punto vitale vince il Premio Carver.
Nel 2006 nasce Lupo, affannosa ricerca del significato della vita e metafora sull’ingiustizia universale.
Nel 2007 viene pubblicato Cuore di Diavolo, dove si intrecciano amore, passione, erotismo, sofferenza e tragicità.
Il Secondogenito, riflessione amareggiata e disillusa sul divino, vince nel 2008 il Premio speciale Martina Franca Festival e nel 2009 il Premio Parolesia.
Nel 2009 esce Il cane che aspettava le stelle, un’intensa dichiarazione d’amore per una compagna di viaggio speciale, estranea alle debolezze disarmanti degli esseri umani.
Il 2011 è l’anno de Il bene e il male: pensieri di un Maestro, dove la vita e l’Arte, oltrepassando i propri confini, si fondono e creano essenza, pensiero e metodo.
I romanzi di Ferdinando Balzarro scendono nelle viscere dell’animo umano, esplorano gli anfratti più reconditi, e ci restituiscono storie scomode, ma mai scontate.
Balzarro non si esime dall’onere di raccontare le debolezze del genere umano, schiavo dei propri desideri.
L’appagamento di questi desideri, talvolta, diventa lo spartiacque delle scelte compiute dai personaggi dei suoi romanzi.
“Metamorphosis” di Ferdinando Balzarro: una sfida alle convenzioni narrative -Recensione di Francesco Di Fresco | Autore Premio Internazionale d’Eccellenza Città del Galateo
“Metamorphosis” di Ferdinando Balzarro: una sfida alle convenzioni narrative -Recensione di Francesco Di Fresco | Autore Premio Internazionale d’Eccellenza Città del Galateo
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