IL CORPO E LA PENNA di Ferdinando Balzarro: Recensione di Paci Gallo | Il tempo la sua utilità e la nostra attuale vita

IL CORPO E LA PENNA di Ferdinando Balzarro: Recensione di Paci Gallo

IL CORPO E LA PENNA di Ferdinando Balzarro: Recensione di Paci Gallo | Il tempo la sua utilità e la nostra attuale vita

Come si può sapere se il tempo che abbiamo vissuto rappresenta ancora la nostra attuale vita? Quanto la condiziona, in che misura e con quale utilità? Ecco l’interrogativo di fondo affrontato in questo ultimo saggio da Ferdinando Balzarro. Una cronaca tagliata con l’accetta, che fonde la sua voce individuale al coro della storia Shotokan a partire dai fatidici anni sessanta. L’avvento in Italia nel 1965 del M. Hiroshi Shirai, i primissimi adepti, le dure esperienze agonistiche, la scelta di vita, l’abbandono del maestro, il record mondiale, la via della maestria, gli allievi, le profonde trasformazioni dell’arte, la settima caduta. Scandita da descrizioni essenziali, terse ed affilate, a tratti dissacranti, questa “autobiografia impersonale”, che vola dalla giovinezza, quando il corpo esulta, all’età della ragione e della forza del pensiero, trascina il lettore nel flusso di un’insolita pratica di memoria che azzarda la difficile impresa di coinvolgere generazioni distanti per età, idee e obiettivi, avvolgendo passato e presente nella vivida luce di quella comune passione che si chiama Karate.


LA RECENSIONE

Come da pagine di un Diario Personale il Maestro Balzarro offre generosamente e a nudo alcuni passi salienti della sua vita.

Chi non conosce l’Uomo che narra, migra in un affascinante e profondo viaggio tra realtà e fantasia.

La realtà che da tutti può essere stimata con la dura ricerca di ogni giorno, la fantasia del solo immaginare trascorsi e tempo non più palpabili.

Il Maestro Balzarro traccia inesorabile come un aratro un profondo solco nella terra dell’anima e dei vari “credo”.

La speranza e l’invito che cela è di fecondare le profondità e ascendere a sempre nuove conoscenze e non di inciampare e caderci dentro per non riuscire a risalire mai più.

Poi, d’incanto, ci viene incontro il Poeta Balzarro con le sue bellissime e brevi poesie sempre velate d’amore e di morte ma anche di speranza, che sono al di là di tutto e sopra a tutto un’inaspettata carezza nel cuore.

Le pagine che si scorrono in questo libro sono lente come il respiro della vita. Il capitolo successivo non ti libera mai totalmente da quello precedente, ne resti ancora aggrappato, avvinghiato, coscientemente preso. Ti porti dentro qualcosa di carnale che parla del Corpo e delle sue 1000 disposizioni e possibilità ma ti parla anche dei veri incontri evolutivi, quelli senza confini né tempo.

Paci Gallo

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Il Blog di Ferdinando Balzarro Scrittore | Autore dei Romanzi delle storie scomode: Books eBooks News Eventi Riconoscimenti

FERDINANDO BALZARRO

Professore di Educazione Fisica, nel 1965 Ferdinando Balzarro diviene uno dei primi allievi del Maestro giapponese di Karate Hiroshi Shirai.

Nel 1967 Balzarro vince a Vienna i Campionati europei di Kumite a squadre. Da quel momento si susseguono vittorie in questa specialità sia a livello italiano che internazionale.

Nel 2005 gli viene conferito il grado di VIII Dan e nel medesimo anno diviene Direttore Tecnico del settore Karate-Dō nella Federazione Italiana Arti Marziali.

Ferdinando Balzarro si è dedicato anche al paracadutismo sportivo, in particolare al paracadutismo acrobatico. È stato fra i dodici italiani che hanno partecipato al record mondiale di “Grande Formazione” nel dicembre 1999 ad Ubon (Thailandia).

In questi anni, inizia il suo percorso nel mondo della scrittura. Nel 2001 esordisce con il libro autobiografico Bagliore, a cui seguirà Il Sangue e l’Anima.

Nel 2002 è la volta di Plenilunio e Il Solista. Nel 2005, Punto vitale vince il Premio Carver.

Nel 2006 nasce Lupo, affannosa ricerca del significato della vita e metafora sull’ingiustizia universale.

Nel 2007 viene pubblicato Cuore di Diavolo, dove si intrecciano amore, passione, erotismo, sofferenza e tragicità.

Il Secondogenito, riflessione amareggiata e disillusa sul divino, vince nel 2008 il Premio speciale Martina Franca Festival e nel 2009 il Premio Parolesia.

Nel 2009 esce Il cane che aspettava le stelle, un’intensa dichiarazione d’amore per una compagna di viaggio speciale, estranea alle debolezze disarmanti degli esseri umani.

Il 2011 è l’anno de Il bene e il male: pensieri di un Maestro, dove la vita e l’Arte, oltrepassando i propri confini, si fondono e creano essenza, pensiero e metodo.

I romanzi di Ferdinando Balzarro scendono nelle viscere dell’animo umano, esplorano gli anfratti più reconditi, e ci restituiscono storie scomode, ma mai scontate.

Balzarro non si esime dall’onere di raccontare le debolezze del genere umano, schiavo dei propri desideri.

L’appagamento di questi desideri, talvolta, diventa lo spartiacque delle scelte compiute dai personaggi dei suoi romanzi.


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