Il romanzo delle affascinanti avventure | LA MORTE MI FA RIDERE Ferdinando Balzarro: in Libreria e negli Store Online

Il romanzo delle affascinanti avventure

Il romanzo “La Morte mi fa Ridere” di Ferdinando Balzarro è una stupenda opera che offre una profonda riflessione sull’esistenza umana. L’autore tratta in modo lucido, colto e raffinato temi quali l’ipocrisia, i comportamenti umani e la saggezza che giunge nella nostra vita con l’avanzare dell’età.

Nel romanzo, l’autore dedica poco spazio all’ipocrisia, mostrando una visione razionale e analitica dei comportamenti umani. Ci guida a riflettere sulla ricerca spasmodica di successo, denaro, potere e dominio, che spesso caratterizza la nostra vita. Ci fa capire che l’intelligenza potrebbe non sempre portare ad esperienze positive, poiché può diventare un ostacolo nel comprendere e valutare il mondo che ci circonda, generando disagio.

Attraverso il protagonista, Balzarro ci conduce in affascinanti avventure, narrate con maestria, sempre sul limite della sopravvivenza, in luoghi pericolosi e variegati come deserti, oceani, cieli e montagne. In tutto ciò emerge un sentimento comune: l’amore e la sensibilità per le meraviglie del mondo, ma anche l’orrore per i comportamenti umani che le devastano.

Un elemento di grande valore nel romanzo sono i cani Luna e Petra, fedeli e sinceri amici del protagonista. Essi rappresentano l’amicizia disinteressata, senza secondi fini, offrendo un ancoraggio emotivo nel caos e nella sfida che il protagonista affronta.

La lettura di “La Morte mi fa Ridere” regala emozioni profonde e una visione incisiva della condizione umana. Consigliato a chi cerca una storia avvincente, una riflessione stimolante e una prosa di grande qualità.

La morte mi fa ridere di Ferdinando Balzarro

Poche cose come la paura sono una questione intima, insondabile e personale. Normalmente, si ha paura della morte mentre alla vita ci si attacca con le unghie e con i denti. Il ribaltamento dei fattori non cambia il risultato. Se non temi la morte, e la desideri, finanche consciamente la cerchi, è perché la vita ti spaventa, o meglio, ti fa orrore un mondo in declino e una umanità sempre più dedita alla distruzione di sé e del pianeta ferito che l’accoglie. Leonardo, il protagonista del romanzo, acclarato caso di antinomia, è un avventuriero. Rifugge la routine quotidiana, le convenzioni, qualunque rituale sociale. Diffidente nell’approccio interpersonale, è affezionatissimo ai suoi due cani, Luna e Petra, che preferisce non lasciare mai da soli tanto che lo accompagnano nei suoi viaggi in solitaria intorno al mondo, in vacanza e anche quando ha bisogno di disintossicarsi dalla vita di relazioni che sia pur minime è costretto a mantenere. Il suo sprezzo per il pericolo è ben noto nell’ambiente tanto che viene spesso reclutato per incarichi di alto profilo l’ultimo dei quali organizzare il trasporto di preziosi oggetti di antiquariato dall’India. Nulla è mai troppo estremo per Leonardo, pur di non confrontarsi con il più imbattibile dei suoi avversari: il coraggio di vivere.


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FERDINANDO BALZARRO

Professore di Educazione Fisica, nel 1965 Ferdinando Balzarro diviene uno dei primi allievi del Maestro giapponese di Karate Hiroshi Shirai.

Nel 1967 Balzarro vince a Vienna i Campionati europei di Kumite a squadre. Da quel momento si susseguono vittorie in questa specialità sia a livello italiano che internazionale.

Nel 2005 gli viene conferito il grado di VIII Dan e nel medesimo anno diviene Direttore Tecnico del settore Karate-Dō nella Federazione Italiana Arti Marziali.

Ferdinando Balzarro si è dedicato anche al paracadutismo sportivo, in particolare al paracadutismo acrobatico. È stato fra i dodici italiani che hanno partecipato al record mondiale di “Grande Formazione” nel dicembre 1999 ad Ubon (Thailandia).

In questi anni, inizia il suo percorso nel mondo della scrittura. Nel 2001 esordisce con il libro autobiografico Bagliore, a cui seguirà Il Sangue e l’Anima.

Nel 2002 è la volta di Plenilunio e Il Solista. Nel 2005, Punto vitale vince il Premio Carver.

Nel 2006 nasce Lupo, affannosa ricerca del significato della vita e metafora sull’ingiustizia universale.

Nel 2007 viene pubblicato Cuore di Diavolo, dove si intrecciano amore, passione, erotismo, sofferenza e tragicità.

Il Secondogenito, riflessione amareggiata e disillusa sul divino, vince nel 2008 il Premio speciale Martina Franca Festival e nel 2009 il Premio Parolesia.

Nel 2009 esce Il cane che aspettava le stelle, un’intensa dichiarazione d’amore per una compagna di viaggio speciale, estranea alle debolezze disarmanti degli esseri umani.

Il 2011 è l’anno de Il bene e il male: pensieri di un Maestro, dove la vita e l’Arte, oltrepassando i propri confini, si fondono e creano essenza, pensiero e metodo.

I romanzi di Ferdinando Balzarro scendono nelle viscere dell’animo umano, esplorano gli anfratti più reconditi, e ci restituiscono storie scomode, ma mai scontate.

Balzarro non si esime dall’onere di raccontare le debolezze del genere umano, schiavo dei propri desideri.

L’appagamento di questi desideri, talvolta, diventa lo spartiacque delle scelte compiute dai personaggi dei suoi romanzi.


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