IO SONO TENEBRA e la figlia chiamata Luce

“Nuova stupefacente incarnazione dell’autore nel protagonista di questo suo ultimo romanzo. Una performance letteraria di eccezionale bravura”
Il Resto del Carlino
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IO SONO TENEBRA e la figlia chiamata Luce
Ruben è non vedente dalla nascita. Figlio unico di famiglia benestante. Malgrado il grave handicap conduce una vita tutto sommato gradevole.
Amato dalle donne per la sua bellezza, intraprendenza e talento, può permettersi intense attività amatorie e sessuali. Brevi amori, tradimenti, esperienze erotiche e tragici abbandoni.
Ruben finirĂ poi per innamorarsi e presto sposare Romina, esuberante bellissima giovane conosciuta al ristorante.
L’indole trasgressiva di Romina, la vita sregolata e spendacciona, i continui tradimenti, in breve tempo indurranno Ruben a pretendere il divorzio.
Romina, spaventata di dover rinunciare alla vita agiata, non solo non concede il divorzio ma, provocatoriamente, propone a Ruben di procreare.
Sebbene poco convinto dell’opportunitĂ di avere un figlio con lei, sedotto dall’idea di dare finalmente senso e scopo alla sua buia esistenza, accetta l’offerta.
Nasce una bellissima bimba che chiameranno Luce.
Poi un avvenimento tira l’altro come se la mano di un prestigiatore beffardo li traesse dal suo misterioso cilindro per un’inimmaginabile sconcertante conclusione.
“IO SONO TENEBRA è il Romanzo di una vicenda per certi versi sconcertante, sebbene le conclusioni aprano qualche squarcio di luce proprio lĂ ove il buio si fa denso. Rubens, il protagonista della storia, è cieco dalla nascita ma, malgrado questa gravissima menomazione, riesce a condurre una vita piena di avventura e narcisistica soddisfazione. Non mancheranno drammatici colpi di scena e altrettanto imprevedibili soluzioni. Non è stato facile immedesimarmi per tutte le 108 pagine del romanzo nello spirito, come nella pratica quotidiana e rapporto col mondo che conduce chi non ha mai potuto vedere nulla della realtĂ che lo circonda. Unâesperienza intensa che ho molto amato scrivere.“
Ferdinando Balzarro
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FERDINANDO BALZARRO
Professore di Educazione Fisica, nel 1965 Ferdinando Balzarro diviene uno dei primi allievi del Maestro giapponese di Karate Hiroshi Shirai.
Nel 1967 Balzarro vince a Vienna i Campionati europei di Kumite a squadre. Da quel momento si susseguono vittorie in questa specialitĂ sia a livello italiano che internazionale.
Nel 2005 gli viene conferito il grado di VIII Dan e nel medesimo anno diviene Direttore Tecnico del settore Karate-DĹ nella Federazione Italiana Arti Marziali.
Ferdinando Balzarro si è dedicato anche al paracadutismo sportivo, in particolare al paracadutismo acrobatico. Ă stato fra i dodici italiani che hanno partecipato al record mondiale di âGrande Formazioneâ nel dicembre 1999 ad Ubon (Thailandia).
In questi anni, inizia il suo percorso nel mondo della scrittura. Nel 2001 esordisce con il libro autobiografico Bagliore, a cui seguirĂ Il Sangue e lâAnima.
Nel 2002 è la volta di Plenilunio e Il Solista. Nel 2005, Punto vitale vince il Premio Carver.
Nel 2006 nasce Lupo, affannosa ricerca del significato della vita e metafora sullâingiustizia universale.
Nel 2007 viene pubblicato Cuore di Diavolo, dove si intrecciano amore, passione, erotismo, sofferenza e tragicitĂ .
Il Secondogenito, riflessione amareggiata e disillusa sul divino, vince nel 2008 il Premio speciale Martina Franca Festival e nel 2009 il Premio Parolesia.
Nel 2009 esce Il cane che aspettava le stelle, unâintensa dichiarazione dâamore per una compagna di viaggio speciale, estranea alle debolezze disarmanti degli esseri umani.
Il 2011 è lâanno de Il bene e il male: pensieri di un Maestro, dove la vita e lâArte, oltrepassando i propri confini, si fondono e creano essenza, pensiero e metodo.
I romanzi di Ferdinando Balzarro scendono nelle viscere dellâanimo umano, esplorano gli anfratti piĂš reconditi, e ci restituiscono storie scomode, ma mai scontate.
Balzarro non si esime dallâonere di raccontare le debolezze del genere umano, schiavo dei propri desideri.
Lâappagamento di questi desideri, talvolta, diventa lo spartiacque delle scelte compiute dai personaggi dei suoi romanzi.
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Recensione del Romanzo: Io sono Tenebra
Non è il primo libro che leggo di Ferdinando Balzarro ed ogni sua opera è sempre una scoperta. NellâessenzialitĂ del linguaggio riesce a trasmettere tutti i sentimenti e le emozioni possibili. Un libro trascinante in questo viaggio nella vita di un non vedente dalla nascita, dove pone lâaccento sempre su risvolti importanti della vita umana. Questâultima è ingiusta, dura, trasgressiva, dolorosa, ma talvolta è linfa per poter andare avanti, sognare, sperare, accettare, scoprire. Molto bello, a tratti crudo ma anche delicato, Unâinvito alla riflessione e allâintrospezione. Vivamente Consigliato.